Torneo 'Corona Lig 2020'

Dopo le vicissitudini dell’inverno e della primavera, il lockdown forzato e la completa inattività, una ripartenza è il presupposto per ritrovare quel minimo di normalità che tanto rimpiangiamo.


Tuttavia è indubbio che, vuoi per le tempistiche, vuoi per le condizioni, è impossibile ricreare quest’anno lo stesso “prodotto” confezionato nei precedenti.
Si è quindi pensato ad un torneo “atipico”, leggermente fuori dagli schemi confezionati in anni di Brèv Lig, ancor più soft e “polleggiato” (sia consentito il termine gergal dialettale) che mette in palio – speriamo per la prima ed ultima volta il trofeo Brèv Lig Torneo Corona.

Si è preso atto delle difficoltà interne alle squadre che, pur volendo nel complesso dare un segno di partecipazione, in alcuni giocatori mostrano preoccupazioni e timori per il gioco, i contatti, le presenze.

Di qui la maggior tolleranza che si è deciso di adoperare per venire incontro a defezioni straordinarie, problemi di completamento dei roster, arbitraggi, situazioni di gioco, che dovranno tutte quest’anno essere considerate in un’ottica buonista, pur nel rispetto globale delle regole che ci siamo sempre dati.

Il regolamento già licenziato in inverno non va in soffitta: è riconfermato integralmente per il 2021, formula a gironi compresa.
Per lo spicchio di anno in corso si è pensato di proporre dei piccoli correttivi, che non incidono se non in misura minimale sul regolamento generale, ma ci sono sembrati opportuni proprio in considerazione della peculiarità della situazione.

Si è pertanto deciso che gli arbitraggi possano essere fatti sia dietro casa base – un po’ distanziati dal catcher – sia nell’area di lancio; che l’arbitro possa essere anche un giocatore in quegli inning inutilizzato e anche che l’arbitraggio possa essere condotto da più persone (il meno possibile chiaramente) per venire incontro alle difficoltà di reperire persone estranee alle compagini in campo, soprattutto in questa condizione sanitaria.

Si è deciso di consentire che le squadre che straordinariamente ed eccezionalmente dovessero trovarsi in difficoltà numerica potranno preventivamente avvisare l’avversario di turno per trovare un accordo su eventuali correttivi (cessione di un giocatore, possibilità di far coesistere fuoriquota, solo per esemplificare).

In relazione ai roster, il Comitato ha deliberato di “fossilizzare” la situazione al 31 maggio 2020 (data ultima per la consegna, con notevole moratoria rispetto alla data originaria) senza permettere ulteriori modifiche. In tal senso, anche lo “status” dei giocatori, siccome dichiarato, rimane fissato, con le limitazioni regolamentari. Visto che non sappiamo se e quali campionati/tornei paralleli saranno disputati e nemmeno quando, per i giocatori indicati come doppiotesserati continueranno a permanere le limitazioni già normate, indipendentente dallo svolgimento e partecipazione a tali leghe parallele.

Si raccomanda nuovamente di evitare il più possibile – ancor più degli anni passati – ogni contatto fisico, su tutte le basi. Quest’anno, ancor più che in passato, l’incolumità è più importante di una segnatura o di una corsa.

L'inizio della stagione sarà fissata non appena saranno chiarite le disposizioni relative ai tornei amatoriali secondo quanto definito dai vari Decreti.

Il torneo prevede un girone di Regular season all'italiana.

Oltre ad una Regular season “obbligata” di 9 giornate con 1 partita a settimana per ogni squadra, è prevista una postseason minimalista, condizioni meteorologiche permettendo.

In caso contrario termineremo la stagione con la sola stagione regolare.

L’importante è divertirsi e, in sicurezza, scrollandosi di dosso quella ruggine e quel malumore che tanti mesi di serrata forzata sicuramente hanno provocato.

E visto il carattere 'atipico' del torneo di quest'anno ci sarà anche un logo tutto nuovo, seppure 'atipico'.



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